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X. nel dicembre del 1988, ha temuto pure lui, in considerazione dei suoi precedenti e degli aiuti finanziari forniti al cugino, di poter essere oggetto di un nuovo arresto. Da quanto esposto, discende che una valutazione globale dei mezzi probatori acquisiti agli atti consente di ritenere verosimile l'insieme delle allegazioni determinanti rese dall'interessato.

b) Resta da esaminare se l'interessato possa tuttora risentire un fondato timore d'esposizione a future persecuzioni. Il ricorrente ha reso plausibile di essere stato oggetto d'incarcerazioni, di avere subito gravi maltrattamenti, di essersi dovuto sottoporre ad una procedura penale dal carattere politico all'inizio degli anni ottanta nonché ad un obbligo di firma per sei mesi, di essere stato successivamente sorvegliato e fermato in un'occasione nel (...) 1988. Sfiora la certezza il fatto che, nonostante il proscioglimento, ma conto tenuto della natura politica del processo succitato, l'insorgente sia stato schedato. In considerazione degli aiuti forniti al cugino X., arrestato per l'ennesima volta nel dicembre del 1988, e dei sospetti di correità e favoreggiamento del PKK gravanti sull'insieme della famiglia (non va dimenticato che nel processo più volte menzionato in questa sede sono stati coinvolti pure due fratelli dell'insorgente), il ricorrente aveva ed ha fondato timore d'esposizione a future persecuzioni che, quand'anche superiore a quello che proverebbe una persona ragionevole nella medesima situazione, resta nondimeno intelligibile, ritenuti i trattamenti inumani subiti dal ricorrente medesimo nel corso delle detenzione del 1982.

Va rilevato che benché nella provincia di Gaziantep siano diminuiti gli scontri armati tra esercito e PKK, la repressione di tale movimento si protrae su larga scala nell'insieme del Paese, di modo che non vi è stata tra il momento dell'espatrio ad oggi alcuna sostanziale modifica della situazione generale regnante nel Paese. Non bisogna poi dimenticare che consistenti devono pure essere considerati, in caso di rimpatrio, i sospetti che peserebbero sul ricorrente di avere intrattenuto in Svizzera legami con membri riconosciuti del PKK, che hanno ottenuto asilo nel nostro Paese e che sono stati coinvolti con lui nel più volte richiamato processo "politico" allora conclusosi con sentenza di proscioglimento.

c) Da quanto esposto, consegue che deve essere riconosciuta a S. H. Ö., che ha fondato timore d'esposizione a futuri seri pregiudizi, la qualità di rifugiato (art. 3 cpv. 1 e 2 LAsi) e l'asilo in Svizzera (art. 4 LAsi), ritenuto altresì che nulla vi si oppone ai sensi dell'art. 1 F Conv., o dell'art. 8 LAsi.