1996 / 42 - 365

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Art. 3 et 12a LA : rapport de causalité ; torture ; prise en considération d'une persécution passée.

1. Le rapport de causalité temporel entre les préjudices subis et la fuite du pays doit également être examiné en tenant compte d'éventuels empêchements objectifs au départ (consid. 4a et 7d ; cf. JICRA 1996 no 25).

2. En tant que forme aggravée d'un traitement inhumain délibéré, la torture implique nécessairement des souffrances très lourdes et cruelles (consid. 7b).

3. Motifs graves fondés sur des persécutions antérieures et application de l'exception de l'art. 1 C, ch. 5, al. 2 Conv. (raisons impérieuses [cf. JICRA 1996 no 10, 1995 no 16, 1993 no 31] ; consid. 7e - g).


Riassunto dei fatti:

X., cittadino della Bosnia-Erzegovina di fede musulmana, ha abbandonato il suo Paese d'origine e presentato una domanda d'asilo in Svizzera in ragione dei gravi maltrattamenti fisici e psichici di cui è stato vittima durante il periodo di prigionia di diversi mesi, da giugno 1993 a marzo 1994. L'interessato ha dichiarato di non essere stato arrestato come militare, ma come civile, di avere subito trattamenti degradanti, disumani e torture, in particolare nel campo di prigionia di Rodoc (eliporto) in mano all'HVO. Ha allegato di essere stato ripetutamente privato del cibo, di aver dovuto vivere in condizioni, anche igieniche, intollerabili, di essere stato più volte insultato, picchiato con bastoni di legno e calci - in un'occasione i croati hanno persino tentano di cavargli gl'occhi -, di avere dovuto assistere a maltrattamenti ed uccisioni di compagni di prigionia e di avere seriamente temuto di venire assassinato. Ha affermato di essere stato liberato nel marzo del 1994 in precarie condizioni fisiche, liberazione forse intervenuta nell'ambito degli accordi di pace sottoscritti tra croati e musulmani. 

Successivamente ha vissuto dapprima presso una sorella fino al mese di novembre 1994, poi dai suoceri fino all'11 gennaio 1995 e ciò sempre nella zona di Mostar controllata dai musulmani. L'11 gennaio 1995 è espatriato dopo avere ottenuto un permesso di transito croato via Spalato, luogo in cui si è imbarcato su un traghetto diretto ad Ancona. Ha esibito la carta d'identità,