1993 / 5 - 28

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regrette après coup ce retrait (consid. 4b). Exigences quant à la preuve de l'incapacité de discernement (consid. 4c).



Art. 16 cpv.1 lett.d LA: Ritiro della domanda d'asilo; revoca della dichiarazione di ritiro; questione dell'invalidità di una simile dichiarazione di desistenza per vizio di volontà, vuoi per incapacità di discernimento.

Secondo il principio dispositivo, il richiedente è libero di ritirare la sua domanda d'asilo; di regola detta dichiarazione di desistenza è irrevocabile e dev'essere incondizionata (consid. 3). Anche se, in quanto esercizio di un diritto potestativo, il ritiro di una domanda d'asilo non può essere revocato a piacimento, l'invalidità di tale atto per vizio di volontà non può essere escluso, a condizione che la parte che la invochi possa essere esposta a seri pregiudizi e che la sicurezza del diritto non sia lesa in modo inaccettabile (consid. 4a).
Sono applicabili per analogia i principi scatenti dal diritto delle obbligazioni.
Non può essere ammesso un errore nel caso in cui il ricorrente si penta, in un successivo momento, di aver rilasciato una dichiarazione di ritiro la cui portata e conseguenze gli erano chiare (consid. 4b).
Esigenze quo alla prova dell'incapacità di discernimento (consid. 4c).


Zusammenfassung des Sachverhalts:

Der Beschwerdeführer zog sein im Juli 1990 gestelltes Asylgesuch mit unterschriftlicher Erklärung vom 26. September 1991 zurück. Das BFF stellte daher das Asylverfahren am 7. Oktober 1991 ein. Gleichentags widerrief der Beschwerdeführer den Rückzug seines Gesuches. Das BFF erklärte den Widerruf als unbehelflich und das Verfahren als geschlossen, was in einer förmlichen Verfügung vom 18. Dezember 1991 bestätigt wurde. Diese Verfügung blieb innert der gesetzlichen Beschwerdefrist unangefochten. Am 29. Januar 1992 reichte der Beschwerdeführer durch seinen Rechtsvertreter ein Wiedererwägungsgesuch ein; in einem beigelegten Schreiben eines Psychiaters wird ausgeführt, dass der Beschwerdeführer im Zeitpunkt der Rückzugserklärung aus psychischen Gründen zu vernünftigem Handeln nicht in der Lage gewesen sei.