1997 / 4  - 30

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decisione, ma di annullabilità (B. Knapp, Précis de droit administratif, 4a ed., Basilea e Francoforte sul Meno 1991, pag. 255 e segg.).

b) Ma non solo l'UFR ha ritenuto, sulla base delle risultanze processuali e delle proprie constatazioni, di non dovere ordinare una perizia sullo stato mentale della ricorrente, ma nemmeno ha esaminato in presenza di un comportamento strano della stessa, del suo analfabetismo e dell'incoerenza dei suoi propositi in relazione alla domanda d'asilo (lacune flagranti), se fossero dati perlomeno i presupposti dell'applicazione dell'art. 29 cpv. 5 OG per manifesta incapacità di compiere personalmente i necessari atti di causa. Pure in questo ambito l'UFR ha accertato in modo insufficiente la fattispecie (per non parlare della violazione del diritto d'essere udito che ne è conseguito) ciò che implica pure l'annullamento del giudizio querelato.

6. - Quando la CRA annulla una decisione, essa si sostituisce di regola all'istanza inferiore e giudica direttamente nel merito o eccezionalmente rinvia la causa all'autorità inferiore per nuovo giudizio (art. 61 cpv. 1 PA). In particolare, essa si sostituirà all'autorità inferiore se gli atti sono completi e comunque sufficienti a statuire sull'applicazione del diritto federale. (cfr. GICRA 1996 n. 7, pag. 65 e relativo riferimento). Nel caso concreto tale requisito non è manifestamente adempito. Gli atti di causa vanno pertanto rinviati all'UFR affinché proceda alla completazione delle indagini (perizia sullo stato mentale della ricorrente - in subordine diffida a munirsi di un difensore d'ufficio vuoi assegnazione dello stesso giusta l'art. 29 cpv. 5 OG, nuova audizione sui motivi d'asilo, secondo la procedura adeguata al caso concreto, al fine di accertare in modo serio e completo i fatti determinanti in materia d'asilo e d'allontanamento) ed emani una nuova decisione.