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decisione, ma di annullabilità (B. Knapp, Précis de droit
administratif, 4a ed., Basilea e Francoforte sul Meno 1991, pag. 255 e segg.).
b) Ma non solo l'UFR ha ritenuto, sulla base delle risultanze processuali e delle proprie
constatazioni, di non dovere ordinare una perizia sullo stato mentale della ricorrente, ma
nemmeno ha esaminato in presenza di un comportamento strano della stessa, del suo
analfabetismo e dell'incoerenza dei suoi propositi in relazione alla domanda d'asilo
(lacune flagranti), se fossero dati perlomeno i presupposti dell'applicazione dell'art. 29
cpv. 5 OG per manifesta incapacità di compiere personalmente i necessari atti di causa.
Pure in questo ambito l'UFR ha accertato in modo insufficiente la fattispecie (per non
parlare della violazione del diritto d'essere udito che ne è conseguito) ciò che implica
pure l'annullamento del giudizio querelato.
6. - Quando la CRA annulla una decisione, essa si sostituisce di regola all'istanza
inferiore e giudica direttamente nel merito o eccezionalmente rinvia la causa
all'autorità inferiore per nuovo giudizio (art. 61 cpv. 1 PA). In particolare, essa si
sostituirà all'autorità inferiore se gli atti sono completi e comunque sufficienti a
statuire sull'applicazione del diritto federale. (cfr. GICRA 1996 n. 7, pag. 65 e relativo
riferimento). Nel caso concreto tale requisito non è manifestamente adempito. Gli atti di
causa vanno pertanto rinviati all'UFR affinché proceda alla completazione delle indagini
(perizia sullo stato mentale della ricorrente - in subordine diffida a munirsi di un
difensore d'ufficio vuoi assegnazione dello stesso giusta l'art. 29 cpv. 5 OG, nuova
audizione sui motivi d'asilo, secondo la procedura adeguata al caso concreto, al fine di
accertare in modo serio e completo i fatti determinanti in materia d'asilo e
d'allontanamento) ed emani una nuova decisione.
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