1996 / 15 - 126

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LA. L'application de cette disposition suppose dans tous les cas que la fausse identité du demandeur d'asile a été constatée par un traitement signalétique, notamment au moyen d'une analyse dactyloscopique.

2. Dans les cas où l'on ne dispose pas de traitement signalétique, mais où l'on peut constater avec suffisamment de sécurité la fausse identité à partir d'autres moyens, l'article 16, 1er alinéa, lettre e LA (violation grossière du devoir de collaborer) peut exceptionnellement trouver application, à titre subsidiaire. 



Decisione di principio:3
Art. 16 cpv. 1 lett. b LA; art. 16 cpv. 1 lett. e LA in relazione all'art. 12b cpv. 1 lett. a LA: dissimulazione dell'identità; non entrata nel merito della domanda d'asilo.

1. La non entrata nel merito sulla domanda d'asilo di un richiedente che dissimula la propria identità va fondata di principio sulla norma specifica dell'art. 16 cpv. 1 lett. b LA. Siffatta norma trova applicazione in tutti i casi in cui la dissimulazione sia stata constatata ufficialmente, segnatamente per il tramite dell'esame dattiloscopico. 

2. Nei casi in cui non si disponga di riscontri nel senso precedentemente evocato, ma che la dissimulazione d'identità possa essere comprovata in altro modo, può essere, per eccezione e a titolo sussidiario, applicata la disposizione di cui all'art. 16 cpv. 1 lett. e LA (violazione crassa ed intenzionale dell'obbligo di collaborare). 


Zusammenfassung des Sachverhalts:

Der Beschwerdeführer, angeblich ein Angehöriger der albanischen Volksgruppe aus Kosovo, verliess eigenen Angaben zufolge den Kosovo im Oktober 1994 und reiste über Mazedonien, Albanien und Italien in die Schweiz. Zur Begründung seines Gesuches machte er im wesentlichen geltend, er sei zum



3  Decisione su questione giuridica di principio conformemente all'art. 12 cpv. 2 lett. a e b dell'ordinanza concernente la Commissione svizzera di ricorso in materia d'asilo (OCRA; RS 142.317).