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PKK. Afferma di non avere mai esagerato la durata della detenzione del 1982. Quanto all'obbligo di sottostare a firma, asserisce che è di pubblico dominio che le autorità turche esercitano delle pressioni illegittime contro persone loro invise. Rimprovera all'autorità inferiore il frequente ricorso a presunzioni. Afferma che il timore soggettivo, da lui risentito, di poter essere vittima di future persecuzioni da parte delle autorità statuali a cagione delle proprie opinioni politiche è fondato, e pertanto adempite le condizioni per il riconoscimento della qualità di rifugiato e la concessione dell'asilo in Svizzera.

Chiamato ad esprimersi, l'UFR ha proposto al reiezione del gravame. Detto Ufficio ha precisato che le informazioni in merito al processo subito dal ricorrente sono state ricavate dall'incarto di un altro richiedente d'asilo CRA (e non da contatti illegittimi con le autorità statuali turche), incarto che sarà trasmesso alla CRA e la cui consultazione non appartiene al ricorrente. L'UFR ha pure rilevato che in caso non vi è stata violazione del diritto di essere sentito, ma che un eventuale vizio è stato sanato in procedura di ricorso.

La CRA ha provveduto d'ufficio ad assumere agli atti causa gli incarti di tre persone coinvolte nel processo sfociato nella sentenza di proscioglimento del (...) e che hanno chiesto protezione in Svizzera. Due di loro hanno ottenuto l'asilo, mentre il terzo vi ha rinunciato per motivi personali.

La CRA ha accolto il ricorso, annullato il giudizio litigioso, riconosciuto al ricorrente la qualità di rifugiato e ordinato all'UFR d'accordargli l'asilo.


Dai considerandi:

5. - Il ricorrente si duole di una violazione del diritto di essere sentito, in quanto l'autorità inferiore non avrebbe trasmesso l'integralità dell'incarto, negandogli l'esame di un documento usato quale mezzo di prova (la sentenza di proscioglimento).

a) Il diritto di essere sentito comprende varie facoltà fra cui quella di fornire prove su fatti rilevanti per il giudizio, quella di farsi rappresentare o assistere, quella di ottenere una decisione motivata, quella di ottenere conoscenza degli atti di causa, e soprattutto quella di esprimersi prima che una decisione sia presa. D'altra parte, il diritto di essere sentito è violato dall'autorità che non informa le parti del completamento dell'incarto con documenti (mezzi di