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E.-D. non sia mai stata sentita sui suoi eventuali motivi d'asilo. Difatti, è
possibile pronunciarsi sulla qualità materiale di rifugiato di E. E.-D. sulla base degli
atti di causa relativi alla procedura del padre, H. D. (GICRA 1997 n. 1, pag. 9 e seg.
consid. 6a).
7. - Con riferimento alla fattispecie riguardante E. E.-D., il timore
d'esposizione a future persecuzioni è fondato giusta l'art. 3 cpv. 1 e 2 LAsi allorquando
sia provato o perlomeno reso verosimile che le persecuzioni paventate si realizzeranno con
probabilità preponderante in un futuro prossimo. Semplici possibilità d'esposizione a
future persecuzioni non sono sufficienti; occorre invece che si sia in presenza di
concrete e seri indizi che facciano apparire il timore d'esposizione a future persecuzioni
come realistico (cfr. GICRA 1993 n. 21, pag. 135). Tali indizi possono desumersi dalla
situazione di altri membri della famiglia, dall'appartenenza ad un determinato gruppo
sociale o politico, dalla religione, dalla razza, dalla nazionalità, da persecuzioni
personali già subite, ma per esempio d'intensità insufficiente, da una grande
vulnerabilità personale, soprattutto per le donne, dai seri pregiudizi inflitti ai dei
parenti o persone appartenenti alla medesima organizzazione.
a) E' risaputo che contro membri di famiglia di attivisti politici le autorità turche
hanno già fatto ricorso a rappresaglie, le quali possono costituire una persecuzione
riflessa rilevante ai sensi dell'art. 3 LAsi (GICRA 1994 n. 5, pag. 39 e segg.). La
possibilità d'essere vittima di una simile persecuzione riflessa è data in particolar
modo ove la persona interessata sia membro di una famiglia di un attivista politico,
attivista ricercato dalle autorità, autorità che ha motivo di ritenere che l'attivista
ricercato sia in stretto contatto con la persona interessata (ibidem).
Orbene, dalle carte processuali risulta che H. D., padre di E. E.-D., è stato membro del
TKEP politicamente attivo nel villaggio di X (...), che nel ... è stato arrestato e
successivamente condannato alla pena di morte perché ritenuto colpevole di assassinio di
un poliziotto e per la sua militanza nel TKEP, che il ... è stato messo in libertà in
virtù della legge 3713 (legge antiterrorismo), che successivamente è stato di nuovo
seriamente messo sotto pressione dalle autorità, al pari della moglie e dei figli (cfr.
verbale d'audizione di H. D. del ... , pag. 9). Non bisogna poi dimenticare che altri
membri della famiglia D. hanno ottenuto l'asilo in Svizzera, segnatamente due fratelli di
H. D., F. e B., che due sue sorelle sono espatriate in direzione rispettivamente di
Francia e
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