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guenza, quella di stare in giudizio, ma solamente quella di compiere personalmente tutti gli atti di causa (Postulationsfähigkeit), ma proprio perché rientra nella capacità delle parti, riguarda a sua volta i presupposti processuali. La disposizione di cui all'art. 29 cpv. 5 OG è d'ordine pubblico e la sua applicazione ricorre d'ufficio in ogni stadio della causa (J. F. Poudret, S. Sandoz-Monod, Commentaire de la loi fédérale d'organisation judiciaire, Berna 1990/92, Vol. 1, ad art. 29 cpv. 5 OG, pag. 172). La nomina di un avvocato d'ufficio al richiedente l'asilo costituisce un'eccezione al diritto, che la legge riconosce ad ogni persona avente l'esercizio dei diritti civili, di procedere in giudizio con atti propri. Essa s'impone solo quando lo giustificano circostanze oggettive e soggettive relative alla lite o alla personalità della parte (cfr. ibidem, pag. 172). L'articolo in questione trova fondamento nel rispetto del diritto delle parti di essere sentite prima che una decisione sia presa. La capacità della parte di condurre la sua causa è presunta. Costituiscono indizio d'incapacità a procedere personalmente per esempio certe malattie (cfr. ibidem, pag. 172 e relativi riferimenti), il comportamento totalmente incoerente della parte in relazione alla domanda d'asilo postulata o l'analfabetismo.

5. a) In casu, nel gravame la ricorrente si duole di una violazione del diritto federale da parte dell'UFR che ha omesso d'ordinare una perizia in ordine all'accertamento della di lei capacità di discernimento. In altri termini, pretende che l'UFR non abbia accertato in modo sufficiente lo stato in cui essa si trovava al momento dell'effettuazione delle audizioni sui motivi d'asilo.

L'autorità inferiore ha dal canto suo ritenuto nel giudizio litigioso che l'interessata ha manifestato un comportamento strano, ma che lo stesso comportamento non poteva spiegare di per sé le lacune flagranti che risultano nelle ragioni fornite a fondamento della sua domanda d'asilo né trovare giustificazione nel suo grado d'istruzione (meglio sarebbe stato dire nella sua incultura). Nella risposta al ricorso, l'UFR ha allegato che la ricorrente è stata comunque in grado di lasciare il suo Paese e di venire in Svizzera a deporre una domanda d'asilo, di fare ricorso ad un passatore e d'esporre nel corso dell'audizione federale, seppure succintamente, le ragioni ed i timori che l'hanno spinta a lasciare il suo Paese d'origine Tutti questi elementi dimostrerebbero che H. U. è capace di discernimento, opinione confortata dal fatto che la rappresentante dell'istituzione di soccorso presente all'audizione federale non ha sollevato obiezioni in merito allo svolgimento dell'audizione e alle condizioni dell'interessata. Inoltre, l'UFR ha constatato che l'interessata